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 Il Pifferaio di Hamelin
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Gurthang
Il principe



Italy
923 Posts

Posted - 01 Jun 2004 :  10:42:33  Show Profile  Visit Gurthang's Homepage  Click to see Gurthang's MSN Messenger address  Reply with Quote
La città di Hamelin si trova nella regione del Brunswick, in Germania, dove il fiume Weser, largo e profondo, bagna le sue mura dal lato sud. Un posto piacevole, ma non quando questa storia ebbe inizio, poiché i suoi abitanti pativano tutti per causa di un flagello: i ratti! i quali attaccavano i cani, uccidevano i gatti, mordevano i bambini nelle culle, spaventavano le donne, mangiavano il formaggio nei calderoni, leccavano la minestra nei mestoli dei cuochi, aprivano i barili delle acciughe salate, fino a fare i nidi dentro i cappelli degli uomini, gridando e squittendo in tanti modi differenti.
Finalmente la gente, come un sol uomo, si diresse verso il municipio:
- E` chiaro, - essi dicevano, - il sindaco è uno sciocco e pure la giunta se pensano che noi compriamo abiti foderati di ermellino per chi non sà decidere come fare a sbarazzarsi di questo flagello.
La giunta era a consiglio da ore senza aver trovato soluzione quando il sindaco ruppe il silenzio:
- Venderei il mio vestito di ermellino anche per un fiorino, se si potesse trovare una trappola adatta.
- Il popolo protesta! - dissero alcuni della giunta.
- Certo - riprese il sindaco - ma e` facile dire a uno di spremersi il cervello. Ah! la mia povera testa, me la sono grattata per niente! Vorrei essere lontano di qui un miglio!
Nella piazza i cittadini erano fitti e si accalcavano davanti al portone del municipio:
- Quando troverete il mezzo per sbarazzarsi di questo flagello? Voi sperate di vivere in pace e sicuri, avvolti nei vostri manti; su, signori! usate i cervelli e trovate il rimedio di cui abbiamo bisogno o, quant'è vero Iddio, vi mandiamo via! - Nel sentire questo il sindaco e la giunta tremarono di paura.
Ma ecco arrivare in paese uno strano personaggio dal lungo mantello, metà giallo e metà rosso. Alto e magro, il tipo portava in testa una cappa che con il bavero alzato metteva in ombra il viso. Curiosi, i bambini gli si fecero attorno mentre lui saliva per le vie. Anche il piccolo zoppetto seguiva, ma riusciva a malapena a stare nella fila. Nella piazza la folla silenziosa fece largo e il tipo arrivò al portone.
Il sindaco e la giunta, ancora alla ricerca di una trappola, udirono alla porta un bussare discreto.
- Avanti! - urlò il sindaco ed ecco entrare lo strano personaggio. - Dio ci benedica - disse il sindaco - cche cos'è questo? -
Levata la cappa e aperto il mantello, l'uomo mostrò lunghi capelli scuri e leggeri, un viso liscio e lungo, allargato in un lieve sorriso e si avvicinò alla tavola del consiglio.
- Eccellenze - disse il tipo facendo un ampio inchino - io sono capace di risolvere il problema che assilla i vostri cervelli, io posso liberare la città dai topi. -
Il sindaco e la giunta ascoltarono con interesse.
- E in qual modo riuscirete nell'intento, - chiese il sindaco.
- Con la musica del mio piffero - disse l'uomo, scoprendo lo strumento al collo, fra molti sorrisi.
- E quanto volete per il lavoro? - chiese il sindaco.
- Mille fiorini. -
- Solo mille!? cinquantamila dico io! - e tutti si misero a ridere.
- E sia - disse il sindaco, - prova col tuo piffero. -
Il Pifferaio scese in strada, increspò le labbra e alle prime note si udì il mormorio tipico di un esercito; ed il mormorio divenne brontolio, ed il brontolio un possente rombo, e come zampilli di fontane i topi uscirono dalle case.

[img]http://www.stbedesrc.school.cheshire.org.uk/images/rats1.jpg[/img]

Topi grossi, topolini, topi neri, grigi e fulvi seguivano il Pifferaio, danzando, fino a che giunsero al fiume Weser, dentro al quale si tuffarono e perirono.
Ad Hamelin le campane suonarono fino a far vacillare il campanile.
- Andate! - gridava il sindaco - Frugate i nidi, chiudete i fori, non lasciate nella nostra città nessuna traccia dei topi! - quando nella piazza apparve la faccia del pifferaio.
- Per favore i miei mille fiorini - disse.
- Mille fiorini?! - fece il sindaco livido. - Pagare questa somma ad un vagabondo con un mantello da zingaro? Per quanto ci riguarda tutto è finito nel fiume - disse il sindaco ammiccando alla giunta - e ciò che è morto non più tornare in vita. Al nostro dovere, comunque, non mancheremo. Mille fiorini fu detto per burla; prendine cinquanta e ti andranno bene. -
Gli occhi del Pifferaio si fecero piccoli come spilli.
- Non ammetto scherzi - rispose - voglio la somma pattuita o sentirete suonare il mio piffero con diverso tenore. -
- Brutto spavaldo, razza di un suonator pezzente - rispose addirato il sindaco - speri con quel tono e quello sguardo da insolente di intimidirmi?! Cinquanta li rifiuti, non avrai nulla: suona fin che scoppi! -
Il Pifferaio non disse parola, andò per le vie, ed emise appena tre note. Si udì un correre di piedini, scarpe di legno risuonare sui ciottoli, battere di mani e vociare di piccoli. Tra calpestii e risa correvano bambini e ragazzetti con le guance rosa, i riccioli biondi, gli occhi vispi e i denti come perle tra labbra rosso rubino, tutti dietro al Pifferaio di Hamelino.
Il sindaco ammutolì e pure la giunta, vedendo i fanciulli passare saltellando; inutili i richiami e le grida dei genitori, che potevano soltanto seguire con lo sguardo il Pifferaio e i bambini danzare in fila alle sue spalle verso il fiume. Ma non andarono nell'acqua; si diressero invece verso le montagne, e raggiunto il fianco di una rupe entrarono per una porta, improvvisamente aperta, che si richiuse subito dopo loro.
Il sindaco mandò inviati in ogni parte del mondo a offrire al Pifferaio argento ed oro a suo piacimento, se solo fosse tornato e avesse riportato i bambini. Ma quando capirono che l'impresa era inutile, tutto il paese cadde per sempre in un profondo sconforto.
Uno però si salvò, il piccolo zoppetto che, ultimo e claudicante, non aveva fatto in tempo ad entrare: ancora dopo molti anni è triste nel ricordare che il Pifferaio aveva anche a lui promesso un paese paradisiaco, vicino alla città le cure al suo piede e tanta felicità, e ora, ormai vecchio, siede spesso a pensare nel luogo dell'ultimo passaggio.

Edited by - Gurthang on 01 Jun 2004 11:06:58
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