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 Comunicazioni Ufficiali SCRIMA Torino
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 Nuovo metodo Scrima Torino per la Striscia
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Capt.Skunk
L'imprenditore



441 Posts

Posted - 15 Feb 2007 :  11:26:15  Show Profile  Visit Capt.Skunk's Homepage  Click to see Capt.Skunk's MSN Messenger address
Il metodo di allenamento Scrima Torino si basa sull'attenta analisi e sul confronto delle fonti storiche relative alle tecniche di combattimento antico che si vogliono ricostruire.

Per quanto riguarda l'epoca seicentesca è in corso di definizione un nuovo metodo di allenamento che prende in esame la striscia intesa come spada sola; questo sistema è creato per poter permettere la naturale successiva evoluzione nell'uso di tutte le altre armi o combinazioni di armi.
Attualmente la definizione del Metodo di basa principalmente sul trattato dell'Alfieri Francesco Ferdinando "L’Arte di ben maneggiare la spada. Divisa in due parti con l’aggiunta dello spadone.", nella sua più tarda edizione dedicata all’illustrissimo Signor Martino Vidman datata 1653.

Il gran numero di riedizioni in epoche diverse (5 in totale se si conta anche lo spadone) e l'avanzata epoca del manoscritto permette, ed in alcuni punti compie, un confronto diretto con altri due grandi Maestri che sono: Ridolfo Capoferro da Cagli, con il suo "Gran simulacro dell’arte e dell’uso della scherma", la cui ultima edizione conosciuta è quasi contemporanea a quella dell'Alfieri (1652) ed il Salvatore Fabris con la sua "Scienza d' arme", le cui edizioni si attestano nei primi 20 anni del 1600 più una (postuma immagino) del 1677.

Questi 3 maestri adoperano tutti un proprio stile di combattimento diverso dagli altri, dal confronto tra essi l'obiettivo della Scrima Torino e quello di creare un sistema di combattimento che si basi esclusivamente sulle fonti storiche, riducendo al minimo il lavoro di interpretazione effettuato tramite conoscenze personali o sportive di altre discipline e sfruttando al massimo le informazioni riportate sui manoscritti.
Oltretutto il tentativo, molto ambizioso e per ora molto lontano, è anche quello di realizzare un sistema di combattimento che superi il fine della ricostruzione e si avvicini il più possibile al fine del duello vero e proprio, in linea con l' iniziale scopo dei maestri d' arme.

Tenendo questa filosofia in mente, chi si occupa di questo studio ha anche seguito corsi di introduzione alla scherma sportiva, nei quali si andava a sondare le interpretazioni attuali della scherma di punta; lo scopo di questi corsi non era quello di conquistare delle conoscenze da riadattare nel metodo di Striscia, bensì di aver chiare le idee su cosa vuol dire tirar di scherma oggi e riuscire quindi a discernere ed evitare le contaminazioni "moderne", volontarie o meno che siano.

Come già ribadito per le fonti medievali è di fondamentale importanza la lettura delle fonti nella loro interezza, e non limitarsi solo alle descrizioni, se pur dettagliate, che accompagnano le tecniche, infatti se li viene descritta la tecnica, per forza di cose non può esser descritto il movimento o i comportamenti da tenere in un duello; analizzando quindi solo le tecniche si rischia di arrivare ad eseguire le tecniche in maniera magari concettualmente corretta, ma praticamente e sostanzialmente in modi non coerenti con il combattimento.

Rispetto al medio-evo abbiamo il vantaggio che la lingua è molto più accessibile e la scrittura è immediatamente intelleggibile, ma bisogna comunque far molta attenzione perché, presi dalla moda di render tutto in modo preciso e stilisticamente gradevole, spesso i maestri del '600 si perdono in voli pindarici degni di poeti in erba, ma che portano chi legge per imparar la scherma a perdersi, o ad andare fuori strada.

L'Accademia Scrima Torino propone ai suoi allievi un tipo di allenamento settoriale, atto a sviluppare e addestrare i riflessi istintivi e condizionarli a fare determinati movimenti o azioni, tutto questo cercando di unire le strutture rigide della tecnica con una realizzazione il più naturale possibile.
Questo però, non significa che non ci si debba addestrare anche nelle pratiche di stili di combattimento molto più artificiosi od innaturali quali ad esempio quelli del Fabris, che hanno il vantaggio di preparare la mente del combattente a situazioni improbabili o avverse.

Questa ricerca assieme a quella medioevale si allineano al processo di rinnovamento della Accademia ed alla filosofia fondante dell'accademia, la quale persegue sempre un percorso di ricerca serio, meticoloso e scientifico, sentendosi orgogliosa delle proprie attività e dei suoi componenti ma senza mai volersi ritenere arrivata e quindi cercando sempre di migliorarsi.

Edited by - Capt.Skunk on 20 Feb 2007 09:36:03
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